Letture - Verso un'ecologia della mente


Un noto antropologo inglese di adozione statunitense vissuto nel Novecento, di nome Gregory Bateson, ha sostenuto che non esiste una mente separata dal corpo e dall'ambiente in cui si forma. Questo è stato rivoluzionario per diversi motivi. La centratura del legame con gli altri e la revisione specifica del concetto di indipendenza ne sono un esempio.

In uno tra i suoi più noti lavori, "Verso un'ecologia della mente", Bateson parla dei legami emotivamente significativi, come quello genitoriale. Con questo discorso influenzerà particolarmente la psichiatria dell'epoca fino ai giorni nostri.

Riporto un breve ma significativo brano, tratto da questo suo importante lavoro, sulle dinamiche relazionali che formano l'essere umano.

«Un giovanotto che si era abbastanza ben rimesso da un accesso di schizofrenia ricevette in ospedale una visita di sua madre. Contento di vederla, le mise d'impulso il braccio sulle spalle, al che ella s'irrigidì.
Egli ritrasse il braccio, e la madre gli domandò: "Non mi vuoi più bene?".
Il ragazzo arrossì, e la madre disse ancora: "Caro, non devi provare così facilmente imbarazzo e paura dei tuoi sentimenti".
Il paziente non poté stare con la madre che per pochi minuti ancora, e dopo la sua partenza aggredì un'inserviente e fu messo nel bagno freddo».