Intervista - Sulla pornografia



L’argomento pornografia è molto dibattuto e genera posizioni estreme, tra chi giustifica e promuove il suo uso e chi invece lo bandisce. I primi sostengono che stimoli il piacere, favorisca fantasie ed erotismo. I secondi ritengono che sia da condannare, in quanto elemento di significativa interferenza nella propria vita sessuale e relazionale.

- L’uso della pornografia può abbassare i livelli di desiderio?
Sì. Dipende certamente dall’uso che se ne fa, se diventa centrale nella vita sessuale dell’individuo. Una prova per capire se questo è accaduto è quando, senza la pornografia, il desiderio è basso, se non assente. Quando, durante l'atto sessuale, è indispensabile utilizzarla. Il rischio è preferire la pornografia a un incontro reale con un uomo o una donna anche particolarmente affascinanti.

- Ci sono diversi generi che la pornografia propone, su che base ci sono delle preferenze?
Quando l'uso della pornografia ruota intorno a un genere specifico, quando la ricerca è mirata su una precisa situazione, questo è un campanello d'allarme molto importante. Questo può succedere quando vogliamo avvicinarci a una nostra dimensione interiore, magari difficile per noi da accettare. Un esempio: un uomo sposato con una donna inizia a vedere film bisessuali e cerca ripetutamente, attraverso la pornografia, solo questo genere. Potrebbe essere un modo di avvicinarsi alla sua omosessualità, senza però accettarla nella realtà. Il piacere omosessuale da una parte viene gratificato, dall'altra rimane confinato e mortificato, se quest'uomo non lo prende in considerazione al di là della pornografia. Con la pornografia, in questo caso, facciamo un doppio movimento: ci avviciamo a una nostra dimensione vitale, senza però affrontarla fino in fondo. Il rischio è trovare, attraverso la pornografia, un canale di gratificazione, che però è solo apparente, tenendo in verità a bada i desideri autentici della persona, che restano sacrificati.

- La pornografia serve a dare piacere?
Come ho appena detto, sostenere che la pornografia dia piacere e basta è fortemente riduttivo. Ricordo che la partecipazione al piacere è virtuale. Cioè chi usa la pornografia non è protagonista, ma spettatore.

- La pornografia può avere funzioni ansiolitiche?
Sì, potremmo dire che la pornografia serva anche a questi scopi. Bisogna tenere in considerazione i singoli casi: può dare un sollievo momentaneo a chi vive un senso di profonda solitudine, può distrarre chi sta vivendo il dolore di una perdita, diciamo che può consentire di trovare un appagamento, laddove non c'è. Può anche essere il modo per evitare di ricevere i tanto temuti no e di trovare comodamente una situazione che nella realtà sarebbe molto più difficile realizzare. La vita però è una quotidiana conquista, il piacere dev'essere riconosciuto, coltivato e sviluppato. Non c'è niente di scontato né di gratuito. La vita è fatta di ambiziose e faticose ricerche, ha i suoi limiti e non dà le garanzie che sempre vorremmo.

- La pornografia fa bene alla coppia?
Potrei rispondere chiedendo se guardare film comici può aumentare la capacità di sorridere all’interno di una coppia. Per favorire questa capacità, un film può essere di ispirazione qualora metta in discussione i motivi per cui non si sorride e dia stimoli a riguardo. Non sarebbe utile un film compensativo, che sostituisce una carenza.

- La paura d’amare favorisce l’uso della pornografia?
La pornografia può essere un modo per trovare un appagamento, senza affrontare le proprie paure sì. Ci sono persone che hanno paura d’amare e di costruire dei legami, ci sono altre persone che usano la pornografia per non affrontare i propri problemi di coppia e, magari, per evitare la fatica di una eventuale separazione. In certi casi, favorisce un’attitudine alla rassegnazione.

- L’uso sessuale della cam, come Skype ad esempio, è pornografia?
Noi abbiamo bisogno di relazioni e intimità. La cam ci dà una forma di vicinanza di cui abbiamo bisogno. Possiamo chiederci però come mai si preferisce restare lontani o si preferisce restare in casa anziché cercare fuori un contatto umano. Alcune volte si ha paura di incontrare gli altri, allora potrebbe essere una fuga. Altre volte ci sono spinte esibizionistiche, che possono avere diverse motivazioni.

- Che fare se la pornografia è diventata centrale nella propria vita?
Intanto questa consapevolezza è un passo fondamentale e accettarla può implicare già un inizio di cambiamento. Non è un discorso semplice perché potrebbe riguardare aspetti profondi della personalità di ognuno di noi. Il mio consiglio è cercare di capire cosa stiamo cercando e cosa otteniamo tramite la pornografia, senza avere paura di ascoltare noi stessi e ricercare dentro di noi il senso di quello che viviamo. E, anche se è necessario tempo e impegno, l'obiettivo è cercare di realizzare liberamente e, nella realtà, i propri legittimi desideri, esprimendo se stessi.